Il simbolismo è il modo più adatto e fruibile per l’uomo di tramandare insegnamenti e pensieri, il modo più naturale. Tutto ciò è facilmente comprensibile se si pensa che il linguaggio stesso, in fondo, è simbolismo. Qualunque espressione umana è un simbolo del pensiero che si traduce esteriormente; l’ unica differenza rimane nel fatto che il linguaggio è analitico e discorsivo, mentre il simbolismo è essenzialmente intuitivo. Il simbolico linguaggio del corpo che si manifesta nei precisi movimenti del Tai Chi Chuan, conosciuto come arte marziale e per gli indubbi benefici che apporta alla salute del praticante, nasconde altri messaggi che collegano la cultura orientale alle più recenti scoperte della scienza occidentale, della psicologia e ad un antico simbolo dalle incerte origini: l’Enneagramma.
Vediamo come. Quando l’energia non ancora manifestata, o Wuji, inizia a muoversi, dà vita alla prima polarizzazione Yin (femminile) – Yang (maschile) da cui origina il Chi o energia. Il Chi come tutto ciò che esiste nell’universo è la manifestazione del movimento ciclico del Tao (1), la Via, il cui simbolo è ormai molto conosciuto. Questi sono i principi alla base della disciplina del Tai Chi Chuan. Tutto l’universo, visibile o invisibile è dato dall’interazione tra Yin-Yang. Il Tai Chi Chuan, l’antica disciplina psico-fisica cinese, affonda le sue radici storiche nei principi della Medicina Tradizionale Cinese, che prescriveva esercizi respiratori, massaggi del corpo, esercizi di mani e piedi già prima del 1000 a.C.
I taoisti introdussero il Chi Kung, una serie di esercizi psico-fisici e respiratori, per il mantenimento della salute, la prevenzione e la cura delle malattie.
Le ginnastiche energetiche, che furono costantemente studiate, ampliate e integrate con gli antichi stili di Kung-fu, diedero vita al Tai Chi Chuan. Ma questa definizione del Tai Chi è solo uno degli aspetti che lo caratterizzano, in quanto un corpo in equilibrio non è che la logica conseguenza di un’armonica circolazione energetica. L’Uomo, in quanto figlio del Cielo e della Terra è in salute solo quando riesce a mantenersi in armonia tra i Soffi ascendenti della Terra (Yin) e quelli discendenti del Cielo (Yang). L’Enneagramma, la cui origine si perde nella notte dei tempi è un antico simbolo che solo agli inizi del 1900 giunse in Europa grazie a Georges Ivanovic Gurdijeff. Tramandato oralmente e in gran segreto da maestro ad allievo in Medio Oriente, probabilmente all’interno delle confraternite Sufi(2), si compone di un cerchio suddiviso in nove parti o nove aspetti di personalità: solo la conoscenza di sé può portare all’unione col divino.
L’ Enneagramma racchiude in sé i principi di due leggi universali: la legge del Tre e la legge del Sette. La prima legge afferma che ogni fenomeno risulta dall’incontro di tre differenti forze: forza attiva o positiva e forza passiva o negativa. L’incontro di queste due polarità da vita al Tre, al figlio, alla forza Neutralizzante. Le tre forze sono osservabili all’esterno ed all’interno di noi, ma non è affatto facile riconoscerle, specialmente la terza forza. Esistono indubbie analogie con altre tradizioni: la Trinità cristiana di Padre, Figlio e Spirito Santo; il Sale, Zolfo e Mercurio dell’Alchimia; i Tre Triangoli della Quabbalah; ecc..
La legge del Sette, invece, fornisce la metodologia del movimento di una forza nello svolgimento del processo di un qualsiasi fenomeno. Lo sviluppo della frequenza delle vibrazioni, ascendenti o discendenti della forza, passa attraverso sette gradi, fasi o “note” disposte lungo una scala armonica, con due punti di blocco. Nell’universo tutto è vibrazione, ma in ogni scala di trasmissione di queste esistono sempre due punti dove le vibrazioni rallentano e richiedono uno spinta esterna per poter continuare nella stessa direzione. In caso contrario il percorso deraglia e cambia traiettoria.
I punti sul cerchio esterno dell’ Enneagramma sono sei e corrispondono a tipologie di personalità collegabili alle antiche divinità greco latine. Al centro del cerchio, si trova il settimo punto. Il triangolo interno, corrispondente ai punti tre, sei e nove, simboleggia “altri” aspetti di coscienza. A partire dagli inizi degli anni ’70 del ‘900, l’ Enneagramma viene studiato e utilizzato anche come strumento di indagine psicologica, secondo la reinterpretazione di Oscar Ichazo e del suo allievo Claudio Naranjio. L’interpretazione della realtà deformata fin dall’infanzia dall’aspetto soggettivo dietro cui ognuno impara a mascherare la propria individualità, infatti, porta l’uomo al conflitto e alla malattia. L’uomo è interiormente in disequilibrio in quanto non possiede un unico Io, ma molti aspetti contrastanti l’uno con l’altro, che si interscambiano di momento in momento.
Per John Bowlby, padre della Teoria dell’Attaccamento, nel bambino si formano dei Modelli Operativi Interni (MOI), cioè dei modelli di relazione di sé e di se con l’altro. Si tratta di rappresentazioni mentali costruite dall’individuo, che contengono degli schemi, delle rappresentazioni del mondo, che gli consentono di fare previsioni e di crearsi aspettative nelle sue relazioni con l’altro. Col tempo i MOI si automatizzano, fino ad operare a livello di inconscio, fino, cioè, a diventare caratteristiche tendenziali della personalità dell’individuo. Per Bowlby esistono più Modelli Operativi Interni per ciascuno dei principali sistemi motivazionali.
Il movimento come base della vita.
Ma cosa collega il Tai Chi all’ Enneagramma? Nel libro del M.° Flavio Daniele “Scienza Tao e Arte del Combattere ” il prof. Carlo Ventura afferma : “Non c’è alcun fenomeno biologico importante che non sia causato dal movimento. …E’ emerso come non ci sia cambiamento dell’attività genica che non
avvenga senza movimenti del DNA, deformazioni e vibrazioni del nucleo e di quel complesso di microfilamenti e microtubuli che chiamiamo citoscheletro. I movimenti precedono gli stessi cambiamenti di funzione ai vari livelli cellulari…..Applicare una vibrazione sonora ad una cellula o a molecole segnale all’interno di una cellula, può far vibrare queste strutture, generando cambiamenti di morfologia e di funzione. I suoni e i movimenti possono dunque essere visti come un “dialogo molecolare” all’interno di cellule e tessuti”.
L’ Enneagramma raggruppa le funzioni psico-fisiche ordinarie dell’uomo in tre centri o cervelli: istintivo-motorio, emozionale e mentale. Questi centri ordinariamente non interagiscono armoniosamente. Uno dei tre tende a prevalere e a interpretare la vita secondo le sue peculiari modalità. I tre cervelli sono il risultato dell’evoluzione della specie. Il primo cervello, rettiliano, è collegato al centro motorio-istintivo e agli automatismi, ad esempio del cuore e del sistema digestivo, ecc…Il secondo, in posizione centrale, è il cervello limbico, il cervello emozionale, che ci accomuna agli altri mammiferi. L’ultimo, in ordine di evoluzione è la neocorteccia, l’aspetto mentale, che distingue la natura delle nostre umane possibilità.
Il punto numero Uno sul cerchio dell’ Enneagramma è collegato al centro motorio e alla Luna. Il Lunare tende a negare i problemi, a reprimere le emozioni, a non sentirle, per non soffrire. Il congelamento dell’aspetto emozionale traspare nei blocchi fisici, nella rigidità muscolare e il Lunare tende a soffrire di quei problemi organici che sono una logica conseguenza della repressione della rabbia, l’emozione che primariamente non si permette di esprimere. Lo sblocco del corpo-mente attraverso il movimento fisico col lavoro sul centro motorio, influenza i meccanismi di personalità che dalla tipologia lunare si muovono e coinvolgono anche gli altri personaggi del cerchio esterno, fino ad arrivare all’ultimo punto, rappresentato dal Saturnino, la controparte attiva, maschile del Lunare. Anche il Saturnino si caratterizza per la sua rigidità fisica e per la paura non confessata, che caratterizza le sue emozioni. Questo enneatipo (3) rappresenta la fine del cerchio, la coda del serpente, il punto che contiene in sé ” il veleno e il suo antidoto”, il punto da cui è possibile accedere ad altri livelli di coscienza, rappresentati dagli altri tre punti dell’ Enneagramma, dal triangolo interno, ad un cambio della percezione di sé.
Legge del Tre in movimento
Dall’unione del senza forma, rappresentato dalle energie ereditarie dello spermatozoo maschile e dell’ovulo femminile con le energie acquisite, cioè con quello che le energie innate sono in grado di produrre dopo la fecondazione, prende vita l’orizzonte energetico di un nuovo essere, il frutto, l’unione del maschile col femminile, del passivo con l’attivo, il numero Tre, il neutralizzante.
Nella cultura cinese “Dantian” è il nome che la fisiologia della Medicina tradizionale dà ai tre punti del corpo dove il Chi viene conservato e accumulato e dal quale poi si irradia, attraverso i meridiani, nel corpo. Questi concetti si collegano all’Alchimia Interiore taoista, alle tecniche meditative e quindi al Tai Chi, per cui il corpo viene suddiviso in tre aree, presentanti ciascuna un fulcro, detto Campo di cinabro, dove risiede l’essenza dell’Uno primigenio (4).
Anche la psicologia occidentale si sta avvicinando a questi concetti. L’analisi transazionale di Eric Berne, ad esempio, teorizza la struttura psichica dell’individuo o “Io” come costituita da tre strutture rappresentate graficamente come una sola personalità, ovvero i tre stati dell’Io, ognuno con le proprie funzioni. Ogni stato dell’Io ha aspetti positivi e negativi, a seconda che favorisca oppure impedisca l’indipendenza della persona.
L’Io Genitore custodisce le esperienze e gli esempi.
L’Io Bambino racchiude la spontaneità e l’emotività.
L’Io Adulto è la parte dove le informazioni vengo elaborate.
Come far comunicare questi aspetti? L’analisi transazionale propone la “guarigione” attraverso il potenziamento delle capacità di “problem solving” dell’Adulto, attraverso l’utilizzo delle emozioni, non più intese come un ostacolo, ma come uno strumento teso a soddisfare e risolvere i propri bisogni.
Conclusione
La via del Cuore, la via delle emozioni, del Chi, risulta essere, come da sempre i mistici affermano, la frontiera tra il centro istintivo e quello mentale-spirituale, la “via di evoluzione” per l’uomo di tutti i tempi. Ed è infatti nella profondità delle aree cerebrali del sistema limbico e dell’ipotalamo, che avvengono i processi elettrochimici che si traducono in ciò che chiamiamo “emozioni”. Da qui, attraverso la mediazioni di specifiche sostanze, i neurotrasmettitori, i messaggi vengono trasportati in tutto il corpo-mente.
“E’ sempre più chiaro – afferma il prof. Ventura – che lo sviluppo del sistema nervoso e di quello cardiovascolare avvengono attraverso un’azione coordinata di fattori comuni che guidano il differenziamento e la migrazione di future cellule neuronali e cardiovascolari. Ricerche molto recenti dimostrano un forte parallelismo nello sviluppo di entrambi i sistemi …..”
Movimento catalizzatore di emozioni, quindi, che stimolano una diversa interazione dei tre cervelli. E qui entra in gioco la potenza del movimento Tai Chi. Partendo da un lavoro consapevole sul corpo e quindi dalla neocorteccia o parte dell’Adulto dove si trovano la Luna come aspetto negativo o femminile e Saturno come aspetto positivo o maschile, si modificano, nel tempo gli schemi legati al funzionamento del sistema nervoso, dei tre cervelli. Si lavora alchemicamente sui tre Dantian, secondo il linguaggio orientale, stimolando una ridefinizione dei confini psico-fisici incamerati nel tempo, per ripristinare l’equilibrio psico-fisico-spirituale, per tornare all’Uno.
- Tao:Tutta la materia dell’universo, vivente o non vivente è attraversata da questa eterna, essenziale e fondamentale forza. Il simbolo del Tao rappresenta l’universo. Da una fase iniziale di assenza di differenziazione si formarono due polarità di segno diverso e complementare, che rappresentano i principi fondamentali dell’universo: Yin, il principio negativo, passivo, rappresentato dal colore nero e Yang, il principio positivo, attivo, rappresentato dal colore bianco.
- I Sufi erano asceti che vivevano nei deserti. Il Sufismo è la corrente mistica dell’Islam.
- Enneatipo: ogni singolo personaggio dell’Enneagramma.
- Primigenio:il primo originato.
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