I benefici del Tai Chi di Liliana Atz

Movimenti tranquilli, armonizzati con il respiro, morbidi, fluidi, ora tutto a un tratto energici per poi ritornare morbidi.

Per molti secoli il Tai Chi Chuan rimase segreto e insegnato esclusivamente all’interno di alcune famiglie, a pochi allievi privilegiati, ma tra la fine dell’Ottocento e la prima parte del Novecento esso venne diffuso in tutta la Cina, soprattutto come metodo di ginnastica per la salute.

Il successo fu enorme e milioni di cinesi oggi praticano regolarmente questa forma di esercizio fisico, che viene considerato uno dei mezzi migliori per mantenersi in salute e diventare longevi.

Il Tai Chi è un’arte di sviluppo graduale del corpo-mente attraverso la quale si può migliorare la propria energia fisica e mentale ed aumentare il proprio benessere. Attraverso la ricerca dell’armonia degli opposti, l’equilibrio fra le forze positive e negative (Yin/Yang) e il contatto con l’energia alla base dell’universo, il Chi, il praticante sviluppa ed incrementa la propria energia interna.

Non si sa esattamente quando e da chi sia stato inventato. La leggenda racconta che, attorno al 1200, il monaco Chang San Feng, osservando un combattimento tra un serpente ed una gru notò come i movimenti lenti e flessuosi del serpente riuscissero a schivare i colpi secchi e precisi del becco della gru. Chang concluse che il rettile aveva la meglio perché era più sciolto e più concentrato dell’avversario. Su questi principi egli sviluppò la nuova disciplina. Lo spirito autentico del Tai Chi è infatti proprio l’unione tra il corpo e la mente: i movimenti dolci del corpo vengono guidati dalla concentrazione sull’energia interiore (Chi).

Da questo punto di vista il Tai Chi è complementare ad un’altra disciplina, ormai molto nota anche da noi, il Chi Kung, che significa “capacità di condurre e far circolare l’energia interna (Chi)”.

La sua struttura è tale che chi osserva la pratica del Tai Chi può solo captarne la forma superficiale, non riuscendo a cogliere gli aspetti profondi di lavoro sul corpo, sul respiro e sulla mente. Queste tappe non sono separabili perché si riflettono l’una nell’altra: il corpo si rilassa, la respirazione rallenta il suo ritmo e diventa più profonda, la mente si svuota dai pensieri, ansie, preoccupazioni. Questo stato diventa una meditazione in movimento e qualcuno ha definito questa pratica “yoga cinese”.

Anche il nome Tai Chi Chuan, ovvero “pugilato dell’estrema/suprema polarità” si riferisce a queste concezioni filosofiche e viene definito a tale proposito un’arte marziale interna.

Numerosi sono i benefici per la salute che si riscontrano già dopo pochi mesi di pratica: miglioramento del tono e dell’elasticità muscolare, aumento del senso dell’equilibrio, diminuzione di cervicalgie e altri disturbi della colonna vertebrale. La respirazione calma e profonda migliora poi l’efficienza del sistema immunitario e dell’apparato cardio-respiratorio, rilassando la mente e favorendo la diminuzione di ansia, nervosismo e insonnia.

Il Tai Chi interpretato alla luce delle ultime scoperte della scienza occidentale agisce sulla struttura cerebrale. Il cervello si suddivide in tre parti: la neocorteccia, il cervello mammifero e il cervello rettiliano.

La neocorteccia, o cervello umano, in quanto è stata l’ultima parte del cervello a svilupparsi, si suddivide in due metà: a sinistra l’emisfero sede della logica, del ragionamento razionale e del linguaggio e la destra, sede della creatività, dell’intuito. L’armonizzazione che la pratica olistica (1) del Tai Chi apporta a livello cerebrale è documentata dalla psiconeuroendocrinoimmunologia. La PNEI è la nuova scienza che racconta come mente e corpo comunichino e regolino l’equilibrio del nostro organismo e il nostro benessere attraverso un dialogo ormonale a base di neuropeptidi, citochine a altre sostanze attive, influenzando potentemente l’attività del sistema immunitario.

Tecnica marziale, disciplina per il benessere, meditazione in movimento, disciplina evolutiva, il Tai Chi sta ottenendo un grande successo in tutto il mondo.

Centinaia di studi sono stati effettuati in questi ultimi decenni.

Uno, recentissimo, pubblicato sulla rivista “American Journal of Health Promotion”, condotto da ricercatori dell’Arizona, conferma come la pratica del Tai Chi sia benefica per la salute dell’organismo e offra benefici psicologici migliorando la qualità della vita in generale.

Lo studio sull’efficacia del Tai Chi in persone affette da artrite reumatoide ha evidenziato come la sua pratica presenti un significativo beneficio per i movimenti delle gambe e dell’anca. (cit.2)

Neurologi e riabilitatori israeliani hanno sperimentato gli effetti del Tai Chi su persone colpite da ictus, registrando nei praticanti un netto miglioramento nel recupero delle funzioni generali e nelle relazioni sociali. (cit.2)

Medici della Harvard University hanno aggiunto alla terapia farmacologiab la pratica del Tai Chi in persone con gravi problemi cardiaci, come l’insufficienza cardiaca cronica.

Il gruppo del Tai Chi ha registrato un netto miglioramento nella qualità della vita, misurata con apposita scala, e anche nella capacità di movimento senza affanno.

Studi precedenti avevano dimostrato, peraltro, un positivo effetto del Tai Chi sulla capacità respiratoria e cardiovascolare.(cit.2)

Un gruppo di oncologi della Università di Rochester, nello stato di New York, hanno utilizzato il Tai Chi come supporto psicologico per donne che avevano subito il trattamento standard per il cancro al seno, registrando un miglioramento nella qualità della vita e nell’autostima nettamente superiore al gruppo che aveva ricevuto solo un supporto psicologico. (cit.2)

Infine, studi controllati su anziani hanno documentato un netto miglioramento nella qualità e quantità del sonno e un significativo incremento della flessibilità e dell’equilibrio, documentati da una diminuzione delle cadute. (cit.2)

Concludendo con una frase del maestro Yang Cheng Fu: “Chi può unire l’esterno con l’interno può anche realizzare l’unità integrale del suo essere”.

Glossario:
Olismo: posizione filosofica secondo la quale la natura, il comportamento e le proprietà di un sistema non possono essere ridotti alla somma delle parti, ma sono dovuti anche ad altri fenomeni o enti, come ad esempio le relazioni che si creano tra le parti del sistema.

Bibliografia:

  • (cit.2) :Citazioni da articolo di Francesco Bottaccioli, estratto dal sito – www.simaiss.it
  • Tai Chi Chuan e meditazione – Da Liu – Ubaldini Editore;
  • Fondamenti di Tai Chi Chuan – Grandi/Venanzi – Luni Editrice.

Pubblicato su: Scienza e Conoscenza

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