A cura di Liliana Atz
Ogni persona ha una propria struttura psico-fisica, una propria specificità che, alla luce della psicologia dell’
e delle leggi della Medicina Cinese è il risultato dall’armonioso fluire di emozioni e sentimenti.
In Medicina Cinese:
“L’impetuosità del Legno tende a diventare collera. La collera fa salire il QI e colpisce il Fegato.
L’allegria, che tende a diventare eccitazione, abbassa il QI e colpisce il Cuore.
Il pensiero che diventa ripetitivo, ossessivo, “annoda” il QI e colpisce la Milza.
La preoccupazione colpisce la Milza e il Polmone.
Il restringimento, che tende a diventare tristezza, la tristezza dissolve, disperde il QI e colpisce il Polmone.
La prudenza che tende a diventare paura, la paura fa scendere il QI e colpisce i Reni.
La paura (KONG) e il timore (JU), legati al Rene, destabilizzano immediatamente il Cuore, è lo shock!” (P.Larre)
Ove intervenga uno squilibrio fisico o emozionale sono, pertanto, l’organo e/o il viscere collegati all’elemento, alla struttura predominante caratterizzante le singole tipologie EnneaSimboliche i primi a segnalare la disarmonia.
Tutto ciò in Epigenetica viene definito come “ferite psicologiche connesse agli schemi e alle credenze limitanti”, o detto in altro linguaggio, come le passioni e le fissazioni degli Enneatipi facciano muovere in modo compulsivo all’interno di un cerchio di cui non si vede l’uscita.
Secondo la PNEI, le emozioni sono fatti biochimici che si traducono in cascate di messaggi molecolari, che raggiungono il corpo, compreso il sistema immunitario, istaurando un dialogo continuo tra il sistema nervoso, il sistema endocrino e quello immunitario, determinando salute o malattia.
Disturbi fisici e /o psicologici ricorrenti possono pertanto essere d’aiuto nell’individuazione della propria tipologia psicologica connessa ad uno dei tre centri e, pertanto, all’individuazione del proprio Enneatipo e della relativa Passione e Fissazione secondo il modello EnneaMediCina.
Se psiche e soma parlano un unico linguaggio, secondo le similitudini emotivo/funzionali dei tre centri di intelligenza, si individua la Rabbia quale emozione – rumore di fondo – che caratterizza le tipologie collocate nel centro istintivo dell’Enneagramma.
Rabbia espressa per quel che riguarda l’Enneatipo (E.) 8, non sentita per l’E.9 e repressa (non accettata) dall’E.1.
Quest’ultima tipologia in EnneaMediCina si collega al Viscere Triplice Focolare.
Esso è considerato uno dei sei Visceri della M.T.C che non ha una forma ed una localizzazione propria.
Nella Medicina Occidentale può essere sintetizzato come il meccanismo di funzionamento dei sistemi immunitario linfatico ed ormonale.
Il Triplice Focolare si divide in tre parti:
– il Focolare Superiore con le funzioni di respirazione e di circolazione è rappresentato dal Polmone e dal Cuore;
– il Focolare Medio con lo Stomaco, la Milza, il Fegato e la Vescicola biliare è incaricato delle funzioni digestive e di trasformazione.
– Il Focolare Inferiore, infine, governa i Reni, (per taluni) il Fegato, gli Intestini, la Vescica e gli organi sessuali, si occupa dell’assorbimento, della riproduzione e dell’evacuazione.
Il suo controllo è sulla circolazione profonda e periferica che coinvolge anche l’aspetto emotivo dell’individuo.
Le emozioni influiscono sulla diffusione del Qì (energia) negli organi/visceri che, attraverso i Meridiani/Canali viene convogliato in tutto il corpo dal Triplice Riscaldatore.
La circolazione del Qì nei Meridiani influenza i processi psicologici di estroversione/introversione, condizionando quindi sia l’equilibrio emozionale sia quello fisico.
Da quanto detto risulta evidente l’importanza del “funzionamento” dell’E. 1 che in EnneaMediCina racchiude in sè il “nutrimento” delle altre tipologie.
Simboleggiando il movimento dell’energia nel corpo e quindi il fluire di ogni nuovo ciclo permesso o interrotto dall’E. 9 (Fegato), E.1. ne ritma il movimento, la sua evoluzione ed i suoi blocchi. La buona funzionalità di questo Viscere permette di aprirsi e collegarsi alla coscienza della propria realtà interiore, nonché di sé col resto del mondo.
Le persone con squilibrio in T.R. tendono, infatti, ad essere molto caute e tendenzialmente all’erta di fronte a possibili minacce esterne. Ciò si riflette in una loro rigidità muscolare e posturale ed in un’estrema cautela nelle relazioni, mascherata da un’apparente socievolezza.
Questa tipologia a seconda del/dei Focolare/i maggiormente attivato/i, può manifestarsi con squilibri sia a livello fisico che psichico, quali dolori osteoarticolari, comportamento maniacale, ansia, depressione, irritabilità, agitazione mentale…. .
Esiste un forte collegamento tra il T.R. e il Rene, ma di questo tratterò in un altro articolo.