Strano ma vero, la fibromialgia si può combattere con il Tai Chi Chuan. Stando a uno studio condotto dagli esperti del Tufts Medical Center di Boston, diretti dal dottor Chenchen Wang, questa arte marziale di origine cinese può avere degli effetti davvero salutari.
La sindrome fibromialgica è una malattia caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità, disturbi dell’umore e in particolare del sonno, affaticamento cronico. La causa scatenante non è conosciuta e non esiste una terapia efficace scientificamente provata: i medici prescrivono solo miorilassanti, antidepressivi, integratori alimentari, anche se non sempre con successo.
Ora però si potrebbe voltare finalmente pagina. Gli esperti hanno trovato una valida soluzione proprio nel Tai Chi. Hanno preso in esame 66 volontari, tutti affetti da fibromialgia. Questi sono stati divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto un programma di lezioni di Tai Chi, il secondo solo stretching. Risultato? I partecipanti del primo gruppo sono riusciti a notare un’evidente riduzione del dolore, dei sintomi della stanchezza e dell’insonnia, rispetto ai secondi.
Ebbene sì, questa particolare ginnastica mette infatti in movimento molte componenti fisiche e inoltre, se praticata correttamente, mette in gioco anche quelle psicologiche e spirituali. Di conseguenza i risultati sono salutari.
Ma come si pratica? Prevede una posizione eretta e dei movimenti lenti: il passaggio da una posizione all’altra avviene gradualmente in un continuum armonioso che corrisponde alla ricerca dell’equilibrio fra il corpo e la mente, fra la persona e mondo esterno