EnneaMediCina: l’Enneagramma alla luce delle neuroscienze

Qual’è il messaggio che i Simboli, questi modelli archetipici dell’inconscio collettivo, da tempo immemore custodiscono per gli uomini di tutti i tempi? Jung, il famoso psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero affermava che l’Archetipo è come un modello invisibile che determina quale struttura assumerà, ad esempio, un cristallo nel formarsi. Egli considerava il numero un’entità numinosa, sacra e lo ha definito come “un archetipo dell’ordine fattosi cosciente”. Anche la scuola di Pitagora riteneva che “l’universo intero fosse armonia e numero” e come, di conseguenza, l’essenza ultima della realtà fosse la matematica. Analogamente a Pitagora anche S. Agostino credeva che tutto avesse una relazione matematica e spettava alla mente ricercare ed investigare i segreti di queste relazioni o farsele rivelare da una forza divina. Sant’Agostino scrisse ” I numeri sono il linguaggio universale offerto dalle divinità agli umani come riconferma della verità”. Gli Archetipi, queste raffigurazioni collettive dell’inconscio, essendo ereditate, sono un patrimonio comune dell’umanità e si ritrovano nei miti e nelle leggende di tutti i popoli. Nella vita ci possono essere tanti Archetipi, quante situazioni caratteristiche, che si ritrovano nei modelli tipici e riconoscibili del comportamento umano, come simbolicamente rappresentato dai nove enneatipi dell’Enneagramma. A livello psicologico l’Enneagramma si rifà al pensiero che l’intelligenza umana si estrinseca attraverso tre aspetti fondamentali collegati ai Centri Istintivo, Emotivo e Mentale. Cervello rettiliano Questi tre centri corrispondono a tre diversi modi d’essere, a tre cervelli secondo la visione evoluzionistica di MacLean, ciascuno dei quali è caratterizzato da connotazioni comportamentali e caratteriali profonde, tipiche del centro stesso. Il primo cervello, rettiliano (centro istintivo), si collega agli automatismi, ad esempio, del cuore e del sistema digestivo. E’ il centro che si occupa di garantire la sopravvivenza sia fisica che psicologica dell’individuo, il luogo del vigore, delle motivazioni, dell’azione. Gli enneatipi 1, 8 e 9 si servono, primariamente, di questo centro per fronteggiare in modo adeguato le diverse situazioni della vita. L’apparato digerente e la zona del plesso solare sono qui molto coinvolti, per questo vengono anche definiti “tipi di pancia. La memoria del proprio vissuto avviene in modo per lo più inconscio, con la forte mediazione di questo centro e la risposta a stimoli inconsci determina le risposte del conscio. Il premio Nobel Eric Richard Kandel descrive un sistema di memoria a lungo termine, esplicita, verbalizzabile e ricordabile, riguardante la propria autobiografia, ma anche una memoria sotterranea implicita, non ricordabile e non verbalizzabile, fatta di sensazioni ed emozioni, piuttosto che di parole, una memoria somatica, collegata al cervello rettiliano. Nei primi due anni di vita le esperienze infantili risultano depositate in questa forma di memoria, gestita dalla sede delle emozioni istintive per eccellenza che è l’amigdala, che, proprio perché non coscienti, non possono essere ricordate, verbalizzate e liberate, senza un preciso lavoro di coinvolgimento psico-corporeo sul cosiddetto “centro del fare”. Questa memoria inconscia costituisce, infatti, il marchio, la struttura portante, la “madre” della personalità dell’individuo e continua, nel tempo, a condizionare la sua vita emotiva, cognitiva ed affettiva e, tornando a noi, direi, le funzioni degli archetipi enneasimbolici. Sistema limbico Il centro emotivo, il cervello limbico, è il luogo delle emozioni e dell’affettività, delle aspirazioni e dei legami. Esso si preoccupa soprattutto del presente. I tipi 2, 3 e 4 utilizzano essenzialmente questo cervello, che mette la relazione con la gente, al centro dell’ esistenza. Qui sono il cuore ed il sistema circolatorio ad essere molto coinvolti. Ai giorni nostri la neuroscienza affronta la questione di come a livello cognitivo le funzioni psicologiche siano prodotte dai circuiti neurali; l’interazione tra il cervello ed il suo ambiente. All’interno della neuroscienza, la PNEI indaga i rapporti tra la psiche il sistema nervoso, il sistema endocrino ed immunitario, i quali, attraverso la trasmissione nel corpo di molecole chiamate neuro peptidi, interagiscono ininterrottamente tra loro. I neuropeptidi sono molecole psichiche in quanto trasmettono emozioni e segnali psicofisici che, in risposta a stimoli inconsci, raggiungono ogni distretto corporeo. Come affermato da millenni dall’antica medicina cinese, arrivano oggi sempre più conferme di come le emozioni siano prima di tutto eventi fisiologici, eventi neurovegetativi strettamente collegati all’inconscio, alle esperienze non ricordabili, che influiscono sulla funzionalità dell’intero psiche-soma. Neocorteccia La neocorteccia, infine, la parte del cervello che contraddistingue la natura delle umane possibilità, cerca di dare un senso al Sè e al mondo, utilizzando il ragionamento, l’immaginazione e lo studio di differenti possibilità e punti di vista. Nel centro della testa si muovono gli enneatipi 5, 6, e 7, le tipologie più interessate alle informazioni e alla razionalizzazione. Il centro del corpo che li guida è il cervello ed il sistema nervoso centrale. Per il neuroscienziato Goldberg Elkhonon l’emisfero destro del cervello umano si occupa delle novità, mentre il sinistro delle configurazioni ben sviluppate, dei programmi stereotipati. Tutto ciò che è nuovo viene elaborato dall’emisfero destro e inviato al sinistro, che ne crea un modello. Poiché le parti del cervello destro coinvolte nei processi emotivi lo sono anche nei processi di ragionamento, decisione ed elaborazione del pensiero, l’invecchiamento cerebrale si collega all’incapacità di apprendere cose nuove, all’irrigidimento emozionale che demotiva alle nuove scoperte e sperimentazioni e alla creazione di nuovi modelli. 5 Tornando al modello enneagrammatico troviamo che gli enneatipi 2, 3 e 4 si posizionano a destra, nell’emisfero collegato alle novità, all’analisi del contenuto emotivo dell’esperienza. Gli enneatipi 5, 6 e 7, per contro, occupano la parte sinistra del modello, quella deputata all’analisi del significato delle parole e alla creazione dei modelli operativi. In alto, all’interno del centro istintivo, l’origine e la risultante di un dialogo viscerale che influenza le risposte dei due emisferi cerebrali, si incontrano gli enneatipi 8,9,1. Le maschere di personalità con le quali l’individuo tutela la propria sopravvivenza sono da leggersi, quindi, come conseguenza di un lavoro incrociato tra i centri, tra genetica ed epigenetica. Conclusioni Poiché tutto è in costante vibrazione, compreso il DNA umano, che può variare il suo ritmo in base ai diversi stati emotivi, gli studiosi parlano di una rete strettamente intessuta che connette tutta la materia attraverso eventi vibrazionali. DNA come antenna, quindi,

Alla scoperta di… EnneaMediCina: un’agile guida per conoscere se stessi e il proprio corpo – di Gianni Paris

Alla scoperta di… EnneaMediCina: un’agile guida per conoscere se stessi e il proprio corpo “Ogni persona ha una propria struttura psico-fisica, una sua storia e necessita di un percorso che tenga conto di tutto questo”. EnneaMediCina è tutto questo: è il sentiero su cui incamminarsi per attivare le potenzialità racchiuse nel proprio DNA ed imparare ad essere l’artefice del proprio destino. EnneaMediCina è un’opera, all’interno della quale potrete trovare un nuovo modello, un nuovo modo di intendere l’uomo e le sue sfere. L’opera unisce infatti, in un connubio che vi terrà avvinti, la Medicina Tradizionale Cinese all’Enneagramma. L’autrice del libro è Liliana Atz, psicologa ed esperta di Medicina Tradizionale Cinese, nonché docente di Enneagramma. Ma è anche un excursus storico che comincia dal tardo 1500, quando il mondo venne rivoluzionato dalla scissione tra mente e corpo sprigionata dalle tesi di Cartesio, e giunge ai giorni nostri, con la riscoperta dell’importanza della visione olistica nella vita delle persone. L’occhio è rivolto sia all’Oriente, da cui deriva l’antichissima e fascinosa Medicina Tradizionale Cinese (MTC), sia alla datata dottrina dell’Enneagramma, di recente tornata prepotentemente in auge. Perché, come si può evincere dalla lettura di questo scorrevole e intuitivo manuale, Occidente ed Oriente sono mondi diversi che si completano. Ed è forse questa la battaglia che ci attende: superare definitivamente il modello culturale scientifico dell’Occidente, che da secoli tende a suddividere e settorializzare, per abbracciare una visione più olistica, tipica del mondo orientale. Un’opera nella quale si spazia, si oltrepassano i canoni classici della società positivistica, e viene offerta al lettore un’ampia e vasta gamma di antichissime chiavi di lettura. Uno spazio approfondito è dedicato al significato dei numeri. Liliana Atz, l’autrice, ci racconta una storia che la affascina: “La numerologia è un’antica scienza, di cui, in occidente, Pitagora fu uno dei più illustri conoscitori. Anche S.Agostino credeva che tutto avesse una relazione matematica e scrisse ‘I numeri sono il linguaggio universale offerto dalle divinità agli umani come riconferma della verità’. Infine Jung, il famoso psicoterapeuta, considerava il numero un’entità numinosa, sacra”. “La fisica quantistica – specifica la docente – ci rivela come l’osservatore diventi parte dell’osservato. Le conseguenze che se ne traggono sono rivoluzionarie, sconcertanti, e fondamentalmente concordanti con quello che i grandi illuminati spirituali hanno sempre detto fin dalla notte dei tempi; il tempo è bidirezionale, la materia non è la realtà. La realtà è la coscienza”. “Fisica quantistica e neuroscienza concordano ora nell’affermare come il nostro livello di coscienza faccia muovere il sistema nervoso, creando una tra le infinite realtà possibili, sia a livello individuale che collettivo. Tutto questo era già conosciuto nell’antichità e ci è stato trasmesso attraverso il linguaggio simbolico dei numeri. La numerologia – conclude l’autrice – diventa quindi un’importante porta di accesso, all’universo del macro e micro cosmo Uomo”. Benché vengano affrontate tematiche di un certo rilievo – e difatti ne è scaturita un’opera indubbiamente didattica – lo stile è scorrevole e il linguaggio alla portata di tutti. Scevro di arzigogolati giri di parole, gli spunti e gli insegnamenti che il libro dispensa sono destinati ad un pubblico di lettori variegato e istintivamente incline all’apprendimento. Tuttavia chiediamo all’autrice perché un giovane – e forse poco avvezzo a questi temi – lettore potrebbe trarre preziosi insegnamenti da questo libro. “Nella nostra società occidentale – risponde – possiamo veramente dire di non avere grosse carenze sotto l’aspetto materiale. Il cibo non è una priorità e la maggior parte di noi può permettersi anche altre cose. Su questi bisogni indotti si proiettano inconsciamente altre necessità, altre urgenze di riempimento interiore, che così rimangono ‘senza voce’”. “Qual è il senso della vita?” si interroga Liliana Atz, tentando di offrirci una risposta ad un quesito che tormenta l’umanità da secoli. “Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità. Ma nella nostra società dell’immagine sempre più persone, più o meno, manifestano il proprio disagio con atteggiamenti distruttivi ed autodistruttivi”. “Purtroppo – prosegue – abbiamo imparato a velare anche i nostri vuoti interiori, i nostri malesseri esistenziali, scordandoci di noi, ci adeguiamo pedissequamente perché “così fan tutti”, perdendo il contatto con la nostra interiorità. Ritengo sia importante per chiunque, e più che mai per un giovane, prepararsi al futuro conoscendo e praticando lo strumento ‘EnneaMediCina’”. E poi interi capitoli dedicati al nostro organismo che, lungi dall’essere un motore sordo e non influenzabile, è condizionato da fattori che fino a pochi decenni fa non venivano presi in considerazione. Nel capitolo dedicato all’apparato endocrino, Liliana Atz scrive infatti che “una visione ottimistica porterà ad un buon funzionamento, una visione pessimistica produrrà squilibri”. L’autrice conferma quelle frasi: “Partendo dall’infanzia vari studi psicologici hanno messo in evidenza quanto il rapporto con la madre e/o le altre figure di riferimento sia determinante nell’attivazione dei tratti temperamentali che si manifestano, nel bambino, fin dal primo anno di vita. Già negli anni Ottanta John Bowlby, psicologo e psicoanalista britannico, sosteneva la “teoria dell’attaccamento”. La scienza ha ormai ampiamente comprovato, come nel cervello mammifero, le emozioni positive facilitino l’attivazione di una serie di reazioni tali da innescare le funzioni del sistema immunitario, mentre gli stati depressivi provochino un’inibizione della resistenza immunitaria. Ciò che da millenni, ormai, viene affermato dalla Medicina Tradizionale Cinese…” E per quanto riguarda il ritardo culturale e il fatto che a scuola questi temi non vengano affatto presi in esame? “Rispondere a ciò – ribatte l’autrice – richiederebbe un’analisi socio-politico-culturale molto ampia. Sicuramente, ogni cambio di paradigma richiede tempo, che il vecchio modello, nonostante tutte le sue evidenti lacune e i suoi puntelli, fatica a cedere il passo, anche al linguaggio della scienza. Troppi sono gli interessi in gioco…. Sta pertanto a ognuno di noi, come diceva Gandhi essere quello che vorremmo che il mondo fosse”. La cultura orientale, insomma, ci offre straordinari punti su cui riflettere. Il cervello, per esempio, sarebbe strettamente vincolato al cuore, che è l’organo imperale. Sempre più cardiologi propendono per un sistema cuore-cervello. È

La PNEI secondo l’antica visione orientale-di Liliana Atz

Introduzione Le antiche “pratiche di lunga vita” di matrice sciamanica, si perdono nella notte dei tempi della storia cinese. In un mondo pericoloso e misterioso, l’uomo dell’antichità cercò il modo di armonizzarsi e di sopravvivere nell’ambiente in cui viveva. Attraverso l’osservazione delle leggi di natura, egli cercò di interpretare il volere di “Di”, l’inconoscibile divinità suprema. A capo delle tribù, gli sciamani, spesso donne, esperti in fitoterapia, esorcismo e spiritismo, cercavano il contatto con le forze della natura: furono i primi medici della storia cinese. Tra le loro tecniche curative figuravano anche protocolli di movimento fisico e di emissione vocale. Attraverso queste danze sacre, essi coordinavano i movimenti del corpo e la respirazione con i soffi del creato, allontanando le energie perverse dal corpo. Secondo l’opinione di più studiosi, queste danze non erano che l’anticipazione di quello che è l’attuale Chi Kung, di cui fa parte anche la pratica delle Biospirali, il cui scopo fondamentale è proprio quello di riportare il Qi dell’organismo in risonanza con i soffi della natura. Psiconeuroendocrinoimmunologia in Medicina Tradizionale Cinese “La Medicina Tradizionale Cinese, a cui queste antiche pratiche appartengono, assegna al Cuore le funzioni che in Occidente si attribuiscono al Cervello ed al Sistema Nervoso Centrale: le emozioni, la coscienza, la memoria ed il pensiero, indicate dall’ideogramma Shen. Il Cuore produce ormoni che agiscono direttamente sul Cervello. In pratica il Cuore coinvolge tutto l’organismo nelle variazioni del suo ampio campo elettromagnetico; percepisce, sente e influenza tutta la fisiologia, a cominciare dal cervello. Secondo la M.T.C. il Cervello, il “Mare dei Midolli”, si forma a partire dai liquidi Jin-Ye, in particolare dagli Ye, le sostanze di natura Yin che alimentano i tessuti. Questi liquidi addensandosi formano il Cervello, che, in tal modo, sarà in relazione con tutto il corpo. Cervello e Midollo sono una coppia inseparabile”. (a) “Il Midollo osseo origina le cellule sanguigne che trasportano in tutto il corpo gli elementi nutritivi, difensivi, ossigeno e scorie. Quindi l’abbondanza o la scarsità di Midollo influenzerà non solo il Cervello e la colonna vertebrale, ma anche le Ossa. L’Osso, come il Midollo, e quindi il Cervello è un tessuto collegato al Rene e ai Soffi essenziali originari. Le Ossa dure contengono e proteggono il molle Midollo che le origina. Per la Medicina Cinese i Reni conservano l’energia essenziale, il Jing e governano le ossa e quindi il midollo osseo ivi racchiuso, il midollo spinale ed il cervello da cui dipendono la memoria, la concentrazione, il pensiero ed il funzionamento degli organi di senso. Da tutto ciò si deduce la presenza di un importante rapporto tra il Rene ed il Cervello, derivante dai liquidi Jin-Ye, che costituiscono la sostanza dei Midolli e del Cervello e che dipendono dal Rene per la loro trasformazione e distribuzione, nonché il loro strettissimo collegamento col Cuore. Psiconeuroendocrinoimmunologia: gli Zang/Fu Durante la fase dello sviluppo embrionale, gli Shen si uniscono alle strutture corporee in formazione, generando i vari Organi (Zang), vere e proprie entità psicosomatiche. La Medicina Cinese postula una corrispondenza tra i cinque Organi (Cuore, Polmone, Fegato, Reni e Milza) e i relativi Shen, ossia gli aspetti psichici specifici dell’attività vitale, le “Anime Vegetative” dei singoli organi. Il Fegato è sede dello Hun, il Polmone del Po, la Milza-Pancreas dello Yi, il Rene dello Zhi, mentre il Cuore è la sede dello Shen. Il Cuore/Mente, chiamato anche l’Imperatore, come sede dello Shen vero e proprio, si pone al vertice assoluto della gerarchia tra Organi interni. E’ attraverso il Sangue che i suoi messaggi raggiungono tutte le cellule dei vari distretti corporei. Le forti emozioni o le difficoltà della vita di tutti i giorni,che si manifestano attraverso stati d’animo particolari, emozioni e sentimenti, che caratterizzano la struttura psico-fisica del singolo, influenzano il funzionamento dell’intero corpo/mente, di tutti gli Zang/Fu. Per la MTC un organismo equilibrato e sano è il risultato del buon funzionamento di tutti gli organi: non esiste quindi il concetto di malattia organica, oppure di malattia psicosomatica, in quanto psiche e soma si esprimono sempre e contemporaneamente l’uno attraverso l’altro”. (a) “Cinque emozioni e sette sentimenti“ Per la M.T.C. esistono: a) cause esterne di malattia: – vento; – freddo; – calore; – umidità; – secchezza; b) cause alimentari di malattia; c) cause interne di malattia: le Cinque Emozioni e i Sette Sentimenti. Le Cinque Emozioni sono una conseguenza della struttura dell’essere, del suo temperamento. Sono collegate alle sue caratteristiche congenite, al suo genotipo. Le emozioni e specialmente le loro manifestazioni di squilibrio, sono associate agli organi secondo il ritmo dei Cinque Movimenti. I collegamenti si verificano quindi tra: Legno (Fegato) e Collera; Fuoco (Cuore) e Gioia; Terra (Milza/Pancreas) e Riflessione; Metallo (Polmone) e Tristezza; Acqua (Reni) e Paura. I Sette Sentimenti, che oltre alle Cinque Emozioni considerano la Preoccupazione, collegata agli organi di Milza/Polmone e lo Shock, che danneggia sia il Cuore che i Reni, sono la fusione di ciò che è dentro l’individuo con ciò che sta fuori di lui, il risultato dell’interazione del genotipo (Essenza) col fenotipo (Personalità). Sono la concretizzazione dell’intenzione, il passaggio all’atto. La lettura degli squilibri sia psichici, che fisici, secondo questa visione, viene quindi impostata in termini di disarmonia di un settore dell’Unità Energetica (organo/viscere), nei confronti della realtà esterna con la quale è in risonanza.”(a) La visione occidentale “Ogni individuo è il risultato di un lavoro sottile, nervoso, endocrino, ormonale, come conferma anche la psiconeuroendocrinoimmunologia. L’apparato endocrino o sistema ormonale è rappresentato da un insieme di ghiandole e cellule, le quali secernono delle sostanze chiamate ormoni. Il sistema endocrino amministra il funzionamento dell’organismo umano in concorso con il sistema nervoso. Il funzionamento del sistema endocrino è contraddistinto da un complesso controllo volto ad assecondare precisamente le esigenze dell’organismo. Fanno parte del sistema endocrino: l’ipofisi, l’epifisi, la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, il pancreas. Hanno inoltre funzione endocrina anche altri organi: le ovaie e i testicoli, il miocardio (parte del muscolo cardiaco), il rene, il timo, il fegato. Le ghiandole sono tutte collegate all’ipofisi. E’ tramite essa che avviene, attraverso il rilascio

EnneaMediCina: Enneagramma e Medicina cinese alla luce delle neuroscienze.

Tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta si collocano i miei primi incontri con i due grandi filoni su cui si basa EnneaMediCina. Una grande curiosità la mia, veicolata da un disagio esistenziale che cercava risposte, mi ha guidata lungo un cammino che, ora, trova conferme sempre più frequenti negli studi delle Neuroscienze e nelle teorie di funzionamento dello psiche-soma umano più all’avanguardia. Linguaggi diversi quelli di Enneagramma e Medicina Cinese e non potrebbe essere diversamente, visto che l’uno appartiene alla cultura occidentale, mentre l’altro trova il suo fondamento nell’antica cultura medico-filosofica cinese. “Ma, se il Tutto ha una matrice comune”, mi ripetevo, “non resta che trovarne il filo conduttore”. Questa convinzione e anni di studio, riflessione e collegamenti tra le varie parti, sono sfociati nella “summa” di EnneaMedicina, nel comune messaggio che corpo, anima e spirito racchiudono, da sempre, per l’uomo di tutte le latitudini. “Cosa porta una persona a rispondere ad un dato evento con una modalità che, nel tempo, lo porterà a soffrire di determinate problematiche sia psicologiche, che fisiche, mentre un altro soggetto recepirà gli stessi stimoli senza riportarne le stesse conseguenze” – mi sono chiesta? Da tempo la psicologia spiega come reazioni psicologiche diverse, siano il frutto di specifici tratti genotipici in interazione a tratti fenotipici. Anche per la Medicina Cinese l’Uomo è il risultato della mescolanza di un “qualcosa” che, pur non essendo definito genetica, include l’energia dei genitori al momento del concepimento del nuovo essere, ma non solo, in quanto anche i movimenti energo-astrali, come pure la situazione in cui l’unione ha luogo: se in tempo di pace piuttosto che di guerra, tra persone innamorate, piuttosto che a seguito di un atto di violenza, ecc… dà vita a soggetti unici e irripetibili.

«Le cinque vie dell’anima» – Di Nadia Clementi

Avevamo già conosciuto la dottoressa Liliana Atz nell’intervista disponibile tramite questo link e l’abbiamo incontrata ancora per parlare di EnneaMediCina, ossia di una disciplina della salute non convenzionale, che unisce due grandi filoni di antiche discipline medico-filosofiche: l’Enneagramma e la Medicina Cinese, rivisitati alla luce delle neuroscienze.Nasce così un nuovo modo di parlare di benessere, un nuovo metodo di integrazione di corpo, mente e spirito che accoglie in sé diverse discipline, che si uniscono e si rinforzano l’un l’altra.Come la stessa dottoressa Atz spiega, l’Enneagramma è un simbolo di rappresentazione dell’intera realtà, un modello dinamico che sintetizza l’Universo tanto a livello macrocosmico, quanto a livello microcosmico, raggruppando i diversi tipi umani in tre centri e nove tipologie.La Medicina Cinese, invece, trova il suo fondamento nell’antica cultura medico-filosofica cinese, per la quale l’uomo è il risultato della mescolanza di un «qualcosa» che, pur non essendo definito genetica, include l’energia dei genitori al momento del concepimento del nuovo essere, ma non solo, in quanto sono inclusi anche i movimenti energo-astrali, come pure la situazione in cui l’unione ha luogo: se in tempo di pace piuttosto che di guerra, tra persone innamorate, piuttosto che a seguito di un atto di violenza, ecc… dà vita a soggetti unici e irripetibili.Questi substrati di partenza, in interazione con l’ambiente, danno vita a ciò che viene definito «personalità».La psicologia già da tempo spiega come reazioni psicologiche diverse siano il frutto di specifici tratti genotipici in interazione a tratti fenotipici. Entra qui in gioco anche la PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) che rappresenta un modello scientifico di conoscenza del funzionamento dell’organismo umano nella sua totalità, ovvero così come avviene nella vita.Per molto tempo la medicina ha studiato gli esseri umani operando raffinate dissezioni dei sistemi, degli organi, dei tessuti, riuscendo così ad ottenere una messe di straordinarie informazioni meccaniche, ma perdendo di vista l’insieme.Le evidenze scientifiche della PNEI sulla costante comunicazione tra i sistemi biologici hanno consentito di poter riunire ciò che nella vita non si era mai separato: la mente e il corpo.Questa disciplina ci dà la conferma che gli esseri umani sono integrati e non frammentati, che sono parte attiva della loro salute e non vittime inermi dei capricci del caso o di ineluttabili eredità genetiche.Gentile dottoressa Liliana Atz, quando è avvenuto il suo primo incontro con le discipline che poi hanno contribuito a creare l’EnneaMediCina?Tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta si collocano i miei primi incontri con i due grandi filoni su cui si basa EnneaMediCina.Sono fondamentalmente una studiosa, una ricercatrice, una persona che non si accontenta delle apparenze e dell’ordinarietà, spesso del non senso delle cose e delle situazioni.Ed EnneaMediCina è il risultato di un lungo percorso di studio, di una grande curiosità, veicolata da un disagio esistenziale che cercava risposte e che mi ha guidata lungo un cammino che, ora, trova conferme sempre più frequenti negli studi delle Neuroscienze e nelle teorie di funzionamento dello psiche-soma umano più all’avanguardia.Quali sono le differenze tra il linguaggio dell’Enneagramma e quello della Medicina Cinese?Il nostro modello culturale occidentale ci porta a comparare, a cercare l’infinitamente piccolo, a separare, dividere, settorializzare. La nostra mente viene forgiata in base allo schema del giusto/sbagliato, bene/male, salute/malattia.Il modello culturale orientale, invece, ha una visione diversa della realtà, più olistica, globale. La luce, allora, non è in contrasto con il buio, come la salute non lo è rispetto alla malattia, ecc….Si tratta solo di aspetti diversi di uno stesso fenomeno, poiché la storia ha solo diviso i compiti: all’Occidente ha assegnato quello della ricerca, della sperimentazione, del rischio dell’andare oltre, del conoscere e dominare la materia, dell’esaltazione del potere dell’uomo sulla natura (microcosmo, l’infinitamente piccolo).All’Oriente, il compito di conservare il dominio sull’energia, di mantenimento della spiritualità e della ricerca interiore, rinnegando l’esaltazione dell’Io, dell’ armonia dell’uomo a contatto con la natura e nel rispetto del creato (macrocosmo – il tutto).Macro e microcosmo sono allora inscindibilmente legati l’uno all’altro e nell’infinitamente grande è contenuto in versione speculare l’infinitamente piccolo, così come nell’infinitamente piccolo è contenuto l’infinitamente grande. In che modo è cambiato l’approccio a queste antiche pratiche di guarigione con la loro «rilettura» alla luce delle neuroscienze? L’Enneagramma, definisce nove tipi di personalità a partire da nove trappole, passioni o peccati mortali.Si tratta dei sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, ingordigia, lussuria, cui si aggiungono due ulteriori peccati: menzogna e paura, che bloccano le infinite possibilità racchiuse in potenza nel DNA delle nostre cellule.Dietro l’interpretazione della realtà deformata fin dall’infanzia dall’aspetto soggettivo dietro cui ognuno impara a mascherare la propria individualità, infatti, si nasconde la separazione dal Sé, ma anche dal prossimo e dal divino.I peccati sono, allora, esacerbazioni caratteriali, che impediscono all’energia di fluire liberamente.Per la filosofia taoista, di cui la MTC è impregnata, l´intero cosmo è la manifestazione del Tao, la sfera rappresentante la continua alternanza dello Yin/Yang, la prima legge su cui si basa la MTC. Ed è proprio grazie ai due poli Yin Yang che si crea il movimento energetico che da vita all’esistente.In Medicina Cinese, che è una medicina vibrazionale, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua e Legno, esprimono le diverse caratteristiche vibratorie del Qi (energia), che appaiono nell’Universo e nell’uomo e che, combinandosi tra loro, secondo i principi dello Yin/Yang, danno vita ad una pluralità di risposte psico-fisico-emozionali, oggi spiegate in modo scientifico dalla scienza occidentale.Fisica quantistica e neuroscienza concordano, infatti, nell’affermare come il nostro livello di coscienza faccia muovere il sistema nervoso,creando una tra le infinite realtà possibili, sia a livello individuale che collettivo.Possiamo quindi far accendere o spegnere i geni, mettendoci in movimento, sperimentando la vita o bloccando il suo flusso nella paura e nel conosciuto che da certezze, anche se stiamo male.Tutto questo è rappresentato psico-spiritualmente nel simbolo dell’Enneagramma e in MTC dal simbolo del Taijitu.»Cosa sono gli Enneatipi?Gli Enneatipi sono degli archetipi numerologici, dei modelli tipici e riconoscibili del comportamento umano.Essendo gli Archetipi situati in zone profonde dell’inconscio collettivo, influenzano il comportamento dell’uomo senza che egli ne sia consapevole.Questo potenziale genetico archetipico col quale ognuno di noi viene al

Antiche medicine per un nuovo benessere

Tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta si collocano i miei primi incontri con i due grandi filoni su cui si basa EnneaMediCina.Una grande curiosità la mia, veicolata da un disagio esistenziale che cercava risposte, mi ha guidata lungo un cammino che, ora, trova conferme sempre più frequenti negli studi delle Neuroscienze e nelle teorie di funzionamento dello psiche-soma umano più all’avanguardia. Linguaggi diversi quelli di Enneagramma e Medicina Cinese e non potrebbe essere diversamente, visto che l’uno appartiene alla cultura occidentale, mentre l’altro trova il suo fondamento nell’antica cultura medico-filosofica cinese. “Ma, se il Tutto ha una matrice comune”, mi ripetevo, “non resta che trovarne il filo conduttore”. Questa convinzione e anni di studio, riflessione e collegamenti tra le varie parti, sono sfociati nella “summa” di EnneaMedicina, nel comune messaggio che corpo, anima e spirito racchiudono, da sempre, per l’uomo di tutte le latitudini.    

EnneaMediCina: Che cos’è la PNEI

La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) è la scienza che indaga i rapporti fra la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario..“Cosa porta una persona a rispondere ad un dato evento con una modalità che, nel tempo, la porterà a soffrire di determinate problematiche sia psicologiche, che fisiche, mentre un altro soggetto recepirà gli stessi stimoli senza riportarne le stesse conseguenze” – mi sono chiesta?Da tempo la psicologia spiega come reazioni diverse, siano il frutto di specifici tratti genotipici in interazione a tratti fenotipici.Anche per la Medicina Cinese l’Uomo è il risultato della mescolanza di un “qualcosa” che, pur non essendo definito genetica, include l’energia dei genitori al momento del concepimento del nuovo essere, ma non solo, in quanto anche i movimenti energo-astrali, come pure la situazione in cui l’unione ha luogo: se in tempo di pace piuttosto che di guerra, tra persone innamorate, piuttosto che a seguito di un atto di violenza, ecc…, origina soggetti unici e irripetibili.Questo substrato di partenza, in interazione con l’ambiente familiare e sociale dà vita a ciò che viene definito “personalità.”Ogni individuo è, infatti, il risultato di un lavoro sottile, nervoso, endocrino, ormonale, come conferma anche la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), la scienza che indaga i rapporti fra la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitarioL’apparato endocrino o sistema ormonale è costituito da un insieme di ghiandole e cellule, le quali secernono delle sostanze chiamate ormoni.Questo sistema è volto ad assecondare precisamente le esigenze dell’organismo, amministrandone il funzionamento, in concorso con il sistema nervoso.Tutte le ghiandole sono collegate all’ipofisi, tramite la quale avviene, attraverso il rilascio degli ormoni nel flusso sanguigno, la modulazione del loro funzionamento.http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/che-cos-e-la-pnei.php

Indice del primo livello

INDICE Ringraziamenti Prefazione Introduzione:Tra Occidente e Oriente Miti e culture PARTE I: Simbolismi e culture Numeri e leggi di naturaIl significato dei numeriConclusioniLe leggi Oriente-Occidente: introduzioneMedicina Tradizionale cinese Enneagramma Nuove scienze Corpo e mente: salute e malattia Psicologia Epigenetica PARTE II Occidente:Ontogenesi I tre foglietti embrionali Il sistema nervoso Il sistema nervoso enterico L’apparato endocrino Psiconeuroendocrinoimmunologia Coscienza del “Sé” I tre cervelli Oriente:I Visceri Straordinari Cervello, Midollo e Ossa in Medicina Cinese I Meridiani I Meridiani Straordinari Ontogenetica in Medicina Cinese La “presa della forma” I tre cervelli secondo la visione cinese Jing, Qi, Shen Cielo Anteriore Cielo Posteriore (alla nascita) Le Cinque Sostanze Fondamentali – I Tre Tesori Xue (il sangue) Jin-Ye (fluidi corporei) Psiconeuroendocrinoimmunologia: gli Zang/Fu Cinque emozioni e Sette sentimenti Il ritmo circadiano PARTE III Enneagramma e Medicina CineseEnneagramma: storia Simbologia Ennea-Psicologia I tre centri: istintivo, emotivo e mentale Le trappole Enneatipi Centro dell’istinto-Pancia: 8,9,1 Centro emozionale- Cuore: 2,3,4 Centro intellettuale-Testa: 5,6,7 Le ali Le frecce I sottotipi: cenniMedicina Cinese. La creazione della vita: le leggiYin/Yang:etimologia dei segni I Cinque Movimenti:a) Ciclo di Generazione b) Ciclo di Controllo c) Ciclo di Inibizione d) Ciclo di Rivolta e) Ciclo della TerraMovimento energetico Legno Movimento energetico Fuoco Movimento energetico Terra Movimento energetico Metallo Movimento energetico Acqua Organi, Visceri e Meridiani I dodici meridiani principiali: Polmone e Intestino Crasso Milza e Stomaco Cuore e Intestino Tenue Rene e Vescica Ministro del Cuore e Triplice Focolare Fegato e Vescicola Biliare PARTE IV EnneaMediCina:Linguaggio psico/simbolico nelle funzioni del corpo: introduzione Simboli a confronto EnneaSimboliCentro Istintivo: i tre EnneaSimboli Centro Emozionale: i tre EnneaSimboli Centro Intellettuale: i tre EnneaSimboli Collegamento tra i CentriI tre Centri Enneasimboli e Zang/Fu: le leggi applicate Ciclo della Terra Ciclo di Generazione Ciclo di Controllo Ciclo di Inibizione Ciclo di Rivolta PARTE V Sei Energie (Liu Qi) applicate all’EnneaSimbolo Introduzione Tai Yang: Vescica – Intestino Tenue Shao Yang: Triplice Focolare – Vescicola Biliare Yang Ming: Stomaco – Intestino Crasso Collegamento tra i tre cervelli Tai Yin: Polmone – Milza Shao Yin: Reni – Cuore Jue Yin: Fegato/ Ministro Cuore Enneaconoscenza e benessere Dove mi trovo EnneaSimbolo? Qual’è la mia tipologia di partenza? Tipologia enneasimbolica “Uno” Linguaggio psico/simbolico nelle funzioni del corpo: La direzione delle frecceAssi Jue e Shao Yin La pratica Il lavoro su di Sé secondo la visione medica cinese Cibo e salute Tai Chi Chi Kung Tai Chi Chuan attraverso l’Enneagramma e l’Enneamedicina Chi Kung: gli esercizi della salute Epilogo Note Bibliografia Sommario generale Ringraziamento L’Autrice

Tra Occidente e Oriente: EnneaMediCina

I NUMERI – Nell’antichità, in Occidente, i numeri non avevano una valenza solo quantitativa. Essi racchiudevano un codice segreto per interpretare l’universo e le sue leggi e Pitagora di Samo, grande filosofo, e genio della matematica, vissuto nel VI° sec. a.C. in Grecia, ne fu uno dei più illustri ed esperti conoscitori. Secondo Pitagora tutto era numero e ad ogni numero corrispondeva un simbolo, un suono, delle lettere dell’alfabeto, dei pianeti. I numeri determinavano il ritmo, ciò che dava movimento e permetteva all’universo ed alla materia di esistere in modo ordinato. Tutte le parti costitutive del mondo erano caratterizzate da una concatenazione numerica che regolava le relazioni con tutto ciò che la circondava, esprimendo così pienamente l’approccio olistico, tipico dell’antichità, dove lo Spirito e la Materia si unificavano nell’Essere, “l’essenza delle cose”. Anche per l’antica cultura cinese non esisteva divisione tra macrocosmo e microcosmo; tutto parlava un linguaggio metaforico, dove la correlazione tra i fenomeni che accadevano agli uomini, non era che un aspetto di ciò che accadeva, in grande, nell’ambiente circostante. Il loro atteggiamento nei confronti dei numeri era d’estremo rispetto in quanto essi simboleggiavano la quotidianità con tutto un insieme di raffigurazioni. I numeri possedevano un’alta forza descrittiva, oppure mostravano un ordine gerarchico e raccontavano dell’intima concordanza tra l’uomo ed il suo ambiente. Antiche e nuove scienze dimostrano come la compiutezza del cosmo, possa essere riportata ad un’allegoria matematica, che rende manifesta l’armonia di ogni sistema vivente; tutta la perfezione in natura, dai fiocchi di neve al codice genetico, dall’assetto del fogliame delle piante alla natura frattale del fegato umano è legata a precise sequenze numeriche. Ed è proprio partendo dallo studio e dalla comparazione dei simboli delle due culture, che prende vita un nuovo modello, un nuovo modo di intendere l’Uomo: l’EnneaMediCina.